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martedì 29 marzo 2011

Commento sull'Inno d'Italia 2

Alcuni giorni fa, in occasione del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, la nostra classe con la Professoressa Enrica Camillini ha ascoltato l’Inno scritto da Goffredo Mameli e insieme abbiamo approfondito l’argomento. Tutte le parole del testo hanno un significato ben preciso, l’Inno racconta la nostra storia ;dai Romani fino al Risorgimento. A differenza degli inni di altre nazioni il nostro è molto più significativo ed interessante perché gli avvenimenti sono tutti collegati e raccontati in poche strofe.
In particolare la strofa dell’Inno che mi è piaciuta di più è:
“Son giunchi che piegano
Le spade vendute.
Già l’aquila d’Austria
Le penne ha perdute.
Il sangue d’Italia,
Il sangue Polacco,
Bevè col Cosacco,
Ma il cor le bruciò.”
In questi versi si preannuncia la liberazione dal dominio austriaco.
Abbiamo inoltre confrontato il nostro Inno con quello dell’Albania perché due nostri compagni sono Albanesi e abbiamo notato che sono molto simili.
La cosa che mi piace di più del nostro Inno comunque è che ascoltarlo ci fa sentire uniti come dice un strofa, legati insieme come fratelli, sotto un’unica bandiera.

Articolo di Nicolò della classe 2A

3 commenti:

  1. Bravo Nicolò questo articolo è molto interessante perchè fa capire di cosa parlano alcune strofe dell'Inno del nostro paese.
    Noi lo cantiamo ma non sappiamo,ne le origini,ne la storia e la diffenze tra gli altri Inni;dopo questo articolo possiamo capirlo meglio e ragionarci sopra.
    :)

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  2. interessante questo articolo mi piace molto ;)

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