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lunedì 15 aprile 2013

Sintesi dell'incontro con la Polizia di Stato


Venerdì 15 marzo è venuto a parlarci Enrico che lavora nella Questura di Pesaro,nell’Ufficio che tutela i minorenni.
L’inizio del discorso ha riguardato la mancanza di comunicazione da parte dei ragazzi verso la famiglia.
Enrico ci ha raccontato dei fatti avvenuti nella realtà riguardanti ragazzi della nostra età.
Questo per farci capire come l’Ufficio minori interviene, dimostrando così l’importanza della comunicazione.
Primo argomento:FACEBOOK
Facebook può essere pericoloso per i minori non controllati dai propri genitori,perché possono essere vittime di persone adulte con brutte intenzioni.
Secondo argomento :STALKING
Ragazze o donne adulte possono subire “stalking”,cioè atti persecutori da parte di malintenzionati. Secondo la Legge la donna “perseguitata” può decidere di denunciare il persecutore oppure non denunciarlo, ma ammonirlo. Per gli atti di “stalking” si devono chiamare o il 112 (Carabinieri) o il 113 (Polizia di Stato).
Terzo argomento: BULLISMO
“Bullismo” significa obbligare qualcuno a fare qualcosa contro la sua volontà. Il bullismo è un fenomeno sia maschile che femminile. Quello femminile,di solito,avviene con mezzi di comunicazione tipo facebook e cellulari.
I bulli il più delle volte se la prendono con i più piccoli,ma non ci si deve preoccupare! Bisogna rivolgersi ad un adulto ( genitore o insegnante) che ,eventualmente avviserà l’Ufficio minori  della Questura.


Post di Arianna della classe 1 A

Incontro con la Polizia di Stato


Venerdì 15 marzo abbiamo avuto un incontro con Enrico, poliziotto dell’Ufficio Minori della Questura di Pesaro. Ci ha raccontato varie storie di abusi minorili,di bullismo nelle scuole, di episodi di discriminazione e di “stalking”. Per “stalking” si intendono atti persecutori causati dagli ex-fidanzati,dagli ex-mariti o semplicemente da uomini sconosciuti alle donne.
Le donne che subiscono questi atti persecutori possono richiedere l’ammonimento;poi alla prima “mossa falsa”,il “perseguitatore”viene denunciato.
La prima storia che ci ha raccontato è quella di una ragazza tredicenne di Fano che ha conosciuto un giovane di Torino su Facebook. Hanno iniziato a conoscersi,senza mai vedersi,per un anno intero. Dopodiché il ragazzo dà un appuntamento in un albergo vicino alla casa della ragazza. Questa accetta, ma il ragazzo non si presenta all’appuntamento. La ragazza ritorna a casa e lo rimprovera. Al suo posto,però,gli risponde lo zio del giovane e si scusa dicendole che suo nipote era uno sbadato e che si comportava sempre in questo modo. I due iniziano a chattare e a conoscersi per un altro anno. Successivamente l’uomo dà un appuntamento alla ragazza sempre vicino a casa sua. La ragazza scopre che lo zio del ragazzo è un uomo di grande età e abbastanza bruttino. Prenotano una camera d’albergo e lì cominciano ad avere rapporti sessuali. La ragazza,ormai quindicenne,non lo respinge perché ormai consce l’uomo. La persona che ha denunciato questo fatto è il cameriere perché aveva sentito dei rumori strani.
La cosa spiacevole è che i genitori non ne sapevano niente. Enrico ci ha invitato a riferire tutto ai genitori, perché potrebbero aiutarci al bisogno.
Ci ha raccontato poi una storia riguardante lo “stalking”. Un giorno,una ragazza che prendeva ogni giorno l’autobus per andare a scuola,incontra un ragazzo che le regala il suo libro preferito. Lei ne è contenta e decide di frequentarlo. Dopo alcuni giorni si fidanzano e la ragazza decide di parlarne solo con la sua migliore amica. In seguito il ragazzo inizia ad essere troppo possessivo e non vuole che la fidanzata esca con gli amici. Dalle parole passa all’uso delle mani,così la fidanzata lo lascia. Lui non accetta e inizia a seguirla dappertutto e a vedere che amici frequenta. A questo punto interviene l’amica che racconta tutto ai genitori della ragazza. Questi,infine, chiedono “l’ammonimento” per l’ex fidanzato della figlia.
La terza storia parla di un ragazzo molto bravo a scuola e molto vanitoso. I suoi compagni,un po’ gelosi e un po’ stufi di questa vanità,decidono di creare un “sito” contro il ragazzo. Con il tempo il “sito” diventa offensivo e il ragazzo informa l’Ufficio Minori della Questura. Grazie all’intervento della Polizia il “sito”viene chiuso.


Post di Eleonora della Classe 1 A

giovedì 4 aprile 2013

Commenti all'incontro con l'Arma dei Carabinieri


Questo incontro mi è servito tantissimo perché il Capitano ha parlato di cose che interessano noi adolescenti.
Zakaria
Secondo me è stato uno degli incontri più importanti di questi tre anni di scuola perché è servito a farmi riflettere su cosa è giusto e cosa è sbagliato fare a questa età. Il messaggio che ci ha voluto trasmettere il Carabiniere è stato che di vita ce n’è una sola e non dobbiamo rovinarcela con droghe ,fumo, ma vivere in pace e felici l’uno con l’altro.
Martin
In generale posso dire che l’incontro è stato molto proficuo; il Capitano De Gori ci ha fornito spiegazioni dettagliate sulle competenze dei Carabinieri e sulle sanzioni previste in caso di reato, inoltre ci ha fatto riflettere sull’importanza della legalità e del rispetto della legge.
Amanda
Questo incontro è stato molto utile perché ha arricchito le mie conoscenze sull’Arma dei Carabinieri, presente sempre nella vita dei cittadini.
La legge è il muro a cui appoggiarsi, un muro forte che non cade mai. I Carabinieri sono uno dei grandi pilastri che reggono il muro. Se si segue la legalità non si uscirà mai dalla giusta strada!
Lorenzo S.
Questo incontro mi è servito perché mi ha insegnato cose che non sapevo sull’Arma dei Carabinieri. Ho imparato dei concetti sulla legge e sul codice penale, così da migliorarsi e insegnare agli altri come comportarsi anche al di fuori della scuola.
Naim
Credo che questo incontro ci sia stato molto utile:oltre ad aver approfondito il nostro sapere sulla Legalità, siamo venuti a conoscenza della vita di un Carabiniere, le sue mansioni,ciò che svolge quotidianamente, e ciò che noi dobbiamo invece fare o non fare per rimanere nella Legalità.
Simone
La vita da carabiniere o da militare mi affascina molto. Chi sa, un giorno ci potrei anche pensare. Per adesso rimango sulla mia strada e vedo di non entrare in ambienti sbagliati con persone sbagliate.
Daniele
Secondo me, questo incontro è stato molto importante perché, anche se già molte cose le sapevamo, mi ha aiutato a capire che ogni azione che compiamo ha una conseguenza e quindi dobbiamo avere la consapevolezza di quello che facciamo. Spero che ce ne saranno altri perché, per noi adolescenti, è facile sbagliare strada e questi incontri ci aiutano a ritrovare la via della Legalità.
Alice
Ricordiamoci, oltre alla nostra famiglia,agli insegnanti,ai cari amici, c’è sempre l’Arma dei Carabinieri che ci può ascoltare e aiutare! Ricordiamoci un numero importante:112.
Lorenzo T.




Post degli alunni della classe 3 A

Incontro con l'Arma dei Carabinieri


Nel mese di marzo si è tenuto presso l’aula magna della mia scuola un incontro con il Capitano dell’Arma Giuseppe de Gori; vestito in divisa si è presentato come Comandante della Compagnia Carabinieri di Pesaro..
Ho notato sulla giacca,oltre ai gradi,in alto a sinistra delle “medagliette” che variano rispetto all’importanza del ruolo.
La lezione è cominciata con la visione di un filmato della durata di 15 minuti circa. Il video trattava dei compiti dell’Arma dei Carabinieri,fondata il 13 luglio 1814.
In Italia ci sono migliaia di Stazioni (caserme) all’interno delle quali troviamo ufficiali,marescialli,brigadieri,appuntati,carabinieri. Il loro lavoro non si limita solo a far rispettare le leggi “per la strada”,ma anche “in mare” e all’occorrenza offrono il loro aiuto anche ai Paesi in guerra.
Un altro argomento trattato è stato il rispetto delle regole della circolazione stradale. come ad esempio l’uso obbligatorio delle cinture di sicurezza e del casco. Si è insistito sul rispetto dei segnali stradali e sull’attenzione nell’attraversare le strade.
Abbiamo trattato anche argomenti riguardanti le droghe, il bullismo ed i rischi di internet.
LE DROGHE
Ci sono vari tipi di stupefacenti: eroina,hashish,cocaina,crac,marijuana…
Se i Carabinieri ti trovano alla guida dopo aver consumato droghe c’è il ritiro della patente;settimanalmente devi recarti a fare le analisi per verificare se continui a farne uso. E’ vietato fare uso di sostanze stupefacenti in gruppo,offrendo la propria casa, il proprio locale ecc…
Il BULLISMO
Il bullismo è una forma di comportamento aggressivo nei confronti dei compagni,spesso le vittime sono bambini o adolescenti. si manifesta anche tra femmine. Ti accorgi di essere vittima quando ti rubano la merenda,ti danno fastidio,ti chiedono denaro,minacciano violenza,ti deridono con altri compagni lasciandoti in disparte. Se qualcuno fa il bullo con te, devi parlarne con gli insegnanti e con i genitori.
I RISCHI DI INTERNET
Quando si “viaggia” nel web bisogna essere molto prudenti. E’ frequente incontrare pedofili che si spacciano per ragazzini della nostra età e ne approfittano per chiederti foto,video,webcam in pose sexi o svestita. Passano poi a chiederti qualcosa di più indecente e,se rifiuti,ti minacciano dicendo che le tue foto faranno il giro del web e che finiranno in mano anche ai tuoi genitori. In questi casi ti senti costretto a stare agli ordini del “cyberbullo” per la vergogna e la paura.
Per prevenire tutto ciò occorre proteggere i tuoi dati personali, non chattare e tanto meno fornire le tue foto a sconosciuti.
Questo incontro è stato molto importante per affrontare temi che non trattiamo spesso ma che ci riguardano da molto vicino.


Post di Elisa della classe 3 A

martedì 2 aprile 2013

Anonimato,Maleducazione,Crudeltà,gli Ingredienti del Cyberbullismo


Succede che una ragazzina di 17 anni accompagni –un po’ controvoglia, e lo confessa su Facebook-una sua amica al concerto di Justin Bieber,idolo delle teenager,sabato scorso a Bologna. E succede che,incredibilmente, il cantante inviti a salire sul palco proprio lei. Soddisfatta? Felice? Fortunata? Nemmeno per sogno, perché contro di lei-via Twitter e Facebook-da lunedì si è abbattuto un tornado di migliaia di ingiurie e insulti da parte delle beliebers, le giovanissime fan del cantante, che hanno giustificato intollerabile la salita sul palco,specie di ascensione in paradiso,di una persona indegna di tanto favore in quanto una non beliebers, una oltretutto,che si era permessa di criticare le canzoni del mitico Bieber.
La poveretta ha dovuto chiudere la sua pagina Fecebook e via Twitter ha supplicato le sue persecutrici di lasciarla in pace, ma non sembra sia stata ascoltata, perché la campagna contro di lei continua. E’ la vittima ,la “non Fan” del divo Justin, di una delle tanti varianti del cyber bullismo, già tristemente noto per aver spinto al suicidio più di un ragazzo preso di mira via social network per qualche suo vero o immaginario difetto, per qualche sua debolezza,diversità o bizzarria,magari anche soltanto per il suo aspetto fisico che l’orribile,crudele branco dei suoi persecutori giudica inadeguato.
L’anonimato,si sa,crea mostri. Non a caso gli utenti di blog e forum per un qualsiasi nonnulla sono capaci di scatenarsi in offese e insulti che,se firmassero con il loro vero nome,ben si guarderebbero di lanciare. E magari fuori di rete,nella vita reale,sono uomini e donne timidi ed educati,per nulla litigiosi né violenti. E’ un modo incruento di scaricare – senza arrecare troppo danno – frustrazione e aggressività,è la spiegazione cui si ricorre più di frequente. Allo stesso modo l’anonimato crea mostri tra i ragazzi,a loro volta spesso frustrati e aggressivi. In più ci mettono la crudeltà,tipica della loro età,e l’incoscienza,per cui non sempre sanno quello che fanno:incoscienza e crudeltà che, là dove l’educazione è considerata un optional per tipi noiosi,facilmente prospera e dilaga.


Articolo di Isabella Bossi Fedrigotti, tratto dal Corriere della Sera del 27marzo 2013