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domenica 17 giugno 2012

Opinione condivisa


“E’ impossibile debellare in permanenza il bullismo dalla scuola: è un lavoro che va fatto di continuo, come togliere la polvere da una libreria”.
Opinione della Professoressa Simonetta Muzio, docente di Lettere alla Scuola Media Sperimentale Rinascita-A.Livi di Milano
Dall’articolo “Storie di scuola”di Giovanni Pacchiano, tratto dal magazine SETTE del Corriere della Sera ( n° 22 del 1 giugno 2012 ).



lunedì 11 giugno 2012

domenica 10 giugno 2012

4Olivieri


L'incontro del 23 maggio
Mercoledì 23 Maggio alle ore 9.00 si è svolto un incontro per i 40 anni della nostra scuola "Annibale Olivieri".
Hanno partecipato all’incontro 3 persone affiliate all’Olivieri: il Presidente dell’ente Olivieri Riccardo Paolo Uguccioni,
la ex-professoressa Alfonsina Tomasucci
e l’assessore comunale Antonello Delle Noci.

Chi era Annibale Olivieri?
(tratto dal discorso del Sig. Uguccioni)
Annibale degli Abbati Olivieri, nobile pesarese, tra il 1756 e il 1787 ha ceduto al comune di Pesaro la sua biblioteca assieme ad una notevole quantità di materiale archeologico, a moltissimi volumi e anche a diversi materiali donati dal suo amico Passeri.

Olivieri e la scuola media
(tratto dal discorso del Sig. Uguccioni)
Negli anni 70 quando è stata edificata la nostra scuola (ancora priva di nome), il primo preside Antonio Brancati decise di dedicarla ad Annibale Olivieri per il suo grande gesto.

Racconti del passato…
(tratto dal discorso del Sig.ra Tomasucci)
Alfonsina Tomasucci ha raccontato delle sue vecchie classi: il mondo era decisamente diverso dai nostri giorni, c’erano le classi differenziali o addirittura divise per sesso e non miste come oggi. Ha detto anche che la scuola era obbligatoria solo fino alla 5^ elementare dove si faceva l'esame di stato, poi si poteva fare un esame successivo per accedere alla scuola media o fare l’avviamento o addirittura andare già a lavorare. La professoressa inoltre ci ha raccontato altre sue “avventure scolastiche” come quando nelle sale dei Cappuccini girava i quadri dei Papi perché gli alunni avevano paura che osservassero tutto quello che facevano; oppure la conquista del primo posto per le gare di lettura sia provinciali che regionali: i suoi alunni erano riusciti a leggere in 3 mesi 60 libri.  Infine ha terminato dicendo che “Solo la conoscenza ci rende liberi!”.

La grande scelta…
(tratto dal discorso del sig. Delle Noci)
Antonello Delle Noci, attuale assessore comunale ed ex-studente della scuola Olivieri ha raccontato in breve il suo percorso scolastico e si è soffermato soprattutto alle medie per dire che è il periodo della "grande scelta" che ti porterà a decidere cosa fare in futuro. Lui dopo le medie ha frequentato il liceo scientifico e poi l'università per laurearsi in economia e commercio, e tuttora studia perché secondo lui imparare è la cosa più bella del mondo.

Commento personale
(commento dell’autore Simone Cangiotti)
Sinceramente all'inizio non ero al corrente di chi fosse esattamente Annibale Olivieri, e soprattutto perché la nostra scuola si chiamasse proprio così. Io credo che sia importante, oltre al presente, conoscere la storia e le nostre radici. Sono sicuro che prima o poi visiterò sicuramente la”Biblioteca Oliveriana” e approfondirò la vita di Olivieri.



                                                             Annibale degli Abbati Olivieri

Post di Simone della classe 2 A



martedì 5 giugno 2012

Al Museo della Linea dei Goti


Lunedì 14 maggio ho capito quanto è stata coinvolta la mia Provincia nella seconda guerra mondiale!Insieme alla classe 3D e ai prof. Renili e Nocelli,siamo andati a visitare il museo della linea gotica a Montegridolfo, perché l'entroterra pesarese è stato teatro di numerose battaglie. Dopo lo sbarco degli alleati in Sicilia il 10 luglio 1943,l'Italia si è divisa in due:a sud c'erano gli Alleati,a nord la Germania e gli altri stati dell'Asse;Hitler così,incomiciò ad aver paura e organizzò un piano di difesa:la costruzione di una linea gotica che partiva da Massa e finiva a Pesaro.
Considerata all'inizio indistruttibile,piano piano fu distrutta dagli Alleati e noi a Montegridolfo abbiamo i resti delle battaglie combattute in questa linea.
Hitler la chiamò gotica perché il popolo dei Goti era stato protagonista nel Sacco di Roma,ma ancora lui non aveva calcolato il patriottismo dei soldati inglesi,in particolare del Tenente Norton,che il 31 agosto 1944 ha sfondato le linee tedesche e ha permesso agli alleati di entrare nel castello di Montegridolfo.Questo fu l'atto che segnò la sconfitta tedesca e che fece avanzare l'armata alleata fino alla liberazione di Rimini e San Marino nel 1944 .Il merito di questa impresa non va però solo attribuito agli inglesi perchè anche le colonie hanno fatto la loro parte:il Nepal ha schierato tantissimi soldati,i Gurkha,che nonostante la loro arma bianca,il cukri,si sono fatti valere anche se sono ritornati in patria in pochissimi.
La battaglia era in mano agli alleati,quindi ai tedeschi rimaneva solo una cosa da fare....ottenere il consenso del popolo italiano;il modo ideale per farlo era la propaganda,che era notevolmente in grado di spostare la volontà di un popolo. Al museo ci sono stati mostrati dei famosi manifesti,che erano del tutto estranei alle nostre idee,ma che comunque hanno ottenuto risultati. Uno recitava: “Vi occupiamo per il vostro bene,ma chi si ribellerà verrà giustiziato!”;piano piano però i ribelli aumentavano e la Germania mostrava il “pugno di ferro”e reprimeva ogni assalto. Venivano insultati molto anche gli Alleati,soprattutto russi e inglesi;dei russi veniva detto che anche se non partecipavano attivamente alla guerra,le loro idee penetravano,mentre i “Liberators”inglesi,ovvero i soldati che bombardavano per obiettivi militari,venivano accostati ai bambini e alla loro salvezza in caso di bombardamento. Eh si,le bombe!Erano quelle le vere responsabili della morte di tutti quei civili nella Seconda guerra mondiale!Ci è stata data un'importante testimonianza a riguardo da parte di un ex maestro,che ha vissuto la guerra da piccolo proprio nella linea gotica. Il sig. Casoli ci ha raccontato due tragedie e un dramma e tutte e tre lo riguardavano da vicino .Nella prima tragedia la protagonista è una bambina,che ha trovato una specie di bicchiere con una pallina dentro e giocando ha scoperto che era una bomba incendiaria,ed è morta sul colpo;il fatto strano è che prima della bambina la bomba l'avevano trovata Casoli e suoi amici e proprio loro l'avevano nascosta!
La seconda tragedia riguardava una bomba da mortaio che proveniva dalle casse dei militari, e con questa ci giocavano dei bambini; per sbaglio una è caduta e ha provocato 1 morto e due feriti!
Il dramma invece riguarda un caro amico di Casoli che,trovato un fucile,andò a caccia,ma con la pioggia che scendeva si scordò di tenerlo alto e azionare la sicura;scavalcando una staccionata così,gli si inceppò il fucile e partì il colpo che gli mozzò una gamba. Si salvò per miracolo grazie ad un ospedale da campo nelle vicinanze.
Tutte queste storie ci fanno capire che a quei tempi i bambini,che non conoscevano i pericoli,giocavano con qualunque cosa e si divertivano anche con le bombe. Più gravi erano però gli adulti-dice Casoli- perché di disastri ne combinano anche loro e non sono scusati!
Dopo queste in parte divertenti testimonianze,abbiamo fatto il laboratorio,che prevedeva di analizzare dei documenti e rispondere alle domande relative alle schede.
Gli argomenti erano la scuola e lo sport e io ho lavorato sulla riforma scolastica di Giovanni Gentile. Ho trovato molte differenze dagli anni 20 a oggi,ma anche alcune attinenze,perché è stato proprio Gentile ad applicare un completo studio delle materie classiche e a sottolineare l'importanza dei licei,perché a quei tempi solo dopo aver fatto quelli potevi andare all'università!
Questa esperienza l'ho trovata molto interessante,ma il museo deve essere visitato periodicamente,perché sono ancora attivi gli scavi e ancora si cerca di scoprire i dettagli della Seconda guerra mondiale nell'entroterra pesarese.


Post di Filippo della classe 3 A

domenica 3 giugno 2012

Musicicliamo !


Noi ragazzi della I H, durante il primo quadrimestre, il giovedì pomeriggio, abbiamo partecipato a “Musicicliamo”: laboratorio di riciclo. Il lavoro è stato diviso in 2 parti: una teorica e una pratica. Nella prima abbiamo riflettuto sul problema dei rifiuti: innanzi tutto sarebbe meglio produrne meno e anche noi possiamo impegnarci, nel nostro piccolo, in questo. Poi è importante eseguire la raccolta differenziata per poter riciclare le materie prime quali vetro, carta, plastica che per essere prodotte hanno bisogno di molta energia. Così facendo si potrebbero ridurre le discariche  e gli inceneritori.
 Durante il laboratorio pratico abbiamo costruito degli strumenti musicali (chitarre, maracas, alberi della pioggia, tamburi,flauti...) e altro (porta candele, vasi, contenitori, orti in miniatura) con materiali che abbiamo trovato in casa e che sarebbero stati gettati: carta, plastica, vetro, legno...invece hanno riacquistato nuova vita. Questa non è stata solo un’attività solamente istruttiva ma anche un momento di divertimento: ci siamo sbizzarriti e abbiamo scatenato la nostra fantasia, la cosa che a noi ragazzi piace fare di più.
Abbiamo capito che riciclare è importante come segno di rispetto per l’ambiente e quindi soprattutto per noi stessi e per le generazioni future.




Post degli alunni della classe 1 H