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sabato 15 ottobre 2016

Smartphone e l'ossessione notturna.I ragazzi si svegliano per controllarlo

Un adolescente su due controlla ossessivamente il cellulare anche di notte. E uno su 10 lo fa almeno 10 volte per notte: è quanto emerge dalla ricerca condotta su quasi tremila ragazzi tra gli 11 e 18 anni, da Digital Awareness UK, segnalata dalla Bbc.
TUTTI CONTROLLANO I SOCIAL Succede in Inghilterra secondo il campione di ragazzi intervistati ma il fenomeno è diffuso anche in Italia. Cosa fa dunque il 45 per cento degli intervistati che guarda il cellulare a letto? Quasi tutti (94%) lo fanno per controllare i social media, uno su dieci dichiara di sentirsi stressato per perdersi qualche notifica se non controlla prima di dormire. Tre su quattro usano il cellulare di notte per ascoltare musica, e il 57% per guardare film. Un terzo dei giovani intervistati racconta che i loro genitori non siano a conoscenza di questo loro uso notturno del cellulare.
L’ ALLARME DEI PRESIDI Tutto ciò ha un impatto sulla salute e il rendimento scolastico, dato che i ragazzi arrivano a scuola già stanchi e faticano a concentrarsi.
Il 68% dei ragazzi infatti dice che il controllo notturno dei cellulari influisce sul loro rendimento, un quarto si sente stanco durante il giorno. Serve quindi, raccomanda l’organizzazione, un”digital detox”, cioè una disintossicazione digitale, mettendo il cellulare via e lontano alla camera da letto già un’ora e mezzo prima che faccia buio.
Esistono inoltre delle app che mostrano quanto tempo si trascorre al cellulare, che consentono anche di restringerne l’uso.




Articolo tratto dal Corriere della Sera del 7 ottobre 2016 firmato Redazione Scuola.

mercoledì 5 ottobre 2016

Cari ragazzi, sfiorate il tablet ma mettetevi a studiare

Un gioco attraente, che si apre a mille combinazioni, suscita sorprese, stimola la curiosità e la ricerca, è ricco di elementi e svolgimenti, colmo di immagini che si possono catturare, conservare, inviare, ma permette anche di avviare gare e competizioni; è divertente, ottiene una partecipazione emotiva perché regala soddisfazioni, e insieme sviluppa capacità e abilità mentali e operative. Ebbene questo gioco è nelle mani di tantissimi, oserei dire di tutti i ragazzi e gli adolescenti di oggi.
Una volta che è a portata di mano, comodissimo, per avviare il gioco basta sfiorare la superficie vitrea che lo copre: si chiama smartphone o tablet.
Ecco: a questi ragazzi, così gratificati, provate a ricordare di mettersi a studiare!


Articolo di Cesare Viviani pubblicato sul settimanale “Sette” del Corriere della Sera del 2 ottobre 2016.