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domenica 10 giugno 2012

4Olivieri


L'incontro del 23 maggio
Mercoledì 23 Maggio alle ore 9.00 si è svolto un incontro per i 40 anni della nostra scuola "Annibale Olivieri".
Hanno partecipato all’incontro 3 persone affiliate all’Olivieri: il Presidente dell’ente Olivieri Riccardo Paolo Uguccioni,
la ex-professoressa Alfonsina Tomasucci
e l’assessore comunale Antonello Delle Noci.

Chi era Annibale Olivieri?
(tratto dal discorso del Sig. Uguccioni)
Annibale degli Abbati Olivieri, nobile pesarese, tra il 1756 e il 1787 ha ceduto al comune di Pesaro la sua biblioteca assieme ad una notevole quantità di materiale archeologico, a moltissimi volumi e anche a diversi materiali donati dal suo amico Passeri.

Olivieri e la scuola media
(tratto dal discorso del Sig. Uguccioni)
Negli anni 70 quando è stata edificata la nostra scuola (ancora priva di nome), il primo preside Antonio Brancati decise di dedicarla ad Annibale Olivieri per il suo grande gesto.

Racconti del passato…
(tratto dal discorso del Sig.ra Tomasucci)
Alfonsina Tomasucci ha raccontato delle sue vecchie classi: il mondo era decisamente diverso dai nostri giorni, c’erano le classi differenziali o addirittura divise per sesso e non miste come oggi. Ha detto anche che la scuola era obbligatoria solo fino alla 5^ elementare dove si faceva l'esame di stato, poi si poteva fare un esame successivo per accedere alla scuola media o fare l’avviamento o addirittura andare già a lavorare. La professoressa inoltre ci ha raccontato altre sue “avventure scolastiche” come quando nelle sale dei Cappuccini girava i quadri dei Papi perché gli alunni avevano paura che osservassero tutto quello che facevano; oppure la conquista del primo posto per le gare di lettura sia provinciali che regionali: i suoi alunni erano riusciti a leggere in 3 mesi 60 libri.  Infine ha terminato dicendo che “Solo la conoscenza ci rende liberi!”.

La grande scelta…
(tratto dal discorso del sig. Delle Noci)
Antonello Delle Noci, attuale assessore comunale ed ex-studente della scuola Olivieri ha raccontato in breve il suo percorso scolastico e si è soffermato soprattutto alle medie per dire che è il periodo della "grande scelta" che ti porterà a decidere cosa fare in futuro. Lui dopo le medie ha frequentato il liceo scientifico e poi l'università per laurearsi in economia e commercio, e tuttora studia perché secondo lui imparare è la cosa più bella del mondo.

Commento personale
(commento dell’autore Simone Cangiotti)
Sinceramente all'inizio non ero al corrente di chi fosse esattamente Annibale Olivieri, e soprattutto perché la nostra scuola si chiamasse proprio così. Io credo che sia importante, oltre al presente, conoscere la storia e le nostre radici. Sono sicuro che prima o poi visiterò sicuramente la”Biblioteca Oliveriana” e approfondirò la vita di Olivieri.



                                                             Annibale degli Abbati Olivieri

Post di Simone della classe 2 A



martedì 5 giugno 2012

Al Museo della Linea dei Goti


Lunedì 14 maggio ho capito quanto è stata coinvolta la mia Provincia nella seconda guerra mondiale!Insieme alla classe 3D e ai prof. Renili e Nocelli,siamo andati a visitare il museo della linea gotica a Montegridolfo, perché l'entroterra pesarese è stato teatro di numerose battaglie. Dopo lo sbarco degli alleati in Sicilia il 10 luglio 1943,l'Italia si è divisa in due:a sud c'erano gli Alleati,a nord la Germania e gli altri stati dell'Asse;Hitler così,incomiciò ad aver paura e organizzò un piano di difesa:la costruzione di una linea gotica che partiva da Massa e finiva a Pesaro.
Considerata all'inizio indistruttibile,piano piano fu distrutta dagli Alleati e noi a Montegridolfo abbiamo i resti delle battaglie combattute in questa linea.
Hitler la chiamò gotica perché il popolo dei Goti era stato protagonista nel Sacco di Roma,ma ancora lui non aveva calcolato il patriottismo dei soldati inglesi,in particolare del Tenente Norton,che il 31 agosto 1944 ha sfondato le linee tedesche e ha permesso agli alleati di entrare nel castello di Montegridolfo.Questo fu l'atto che segnò la sconfitta tedesca e che fece avanzare l'armata alleata fino alla liberazione di Rimini e San Marino nel 1944 .Il merito di questa impresa non va però solo attribuito agli inglesi perchè anche le colonie hanno fatto la loro parte:il Nepal ha schierato tantissimi soldati,i Gurkha,che nonostante la loro arma bianca,il cukri,si sono fatti valere anche se sono ritornati in patria in pochissimi.
La battaglia era in mano agli alleati,quindi ai tedeschi rimaneva solo una cosa da fare....ottenere il consenso del popolo italiano;il modo ideale per farlo era la propaganda,che era notevolmente in grado di spostare la volontà di un popolo. Al museo ci sono stati mostrati dei famosi manifesti,che erano del tutto estranei alle nostre idee,ma che comunque hanno ottenuto risultati. Uno recitava: “Vi occupiamo per il vostro bene,ma chi si ribellerà verrà giustiziato!”;piano piano però i ribelli aumentavano e la Germania mostrava il “pugno di ferro”e reprimeva ogni assalto. Venivano insultati molto anche gli Alleati,soprattutto russi e inglesi;dei russi veniva detto che anche se non partecipavano attivamente alla guerra,le loro idee penetravano,mentre i “Liberators”inglesi,ovvero i soldati che bombardavano per obiettivi militari,venivano accostati ai bambini e alla loro salvezza in caso di bombardamento. Eh si,le bombe!Erano quelle le vere responsabili della morte di tutti quei civili nella Seconda guerra mondiale!Ci è stata data un'importante testimonianza a riguardo da parte di un ex maestro,che ha vissuto la guerra da piccolo proprio nella linea gotica. Il sig. Casoli ci ha raccontato due tragedie e un dramma e tutte e tre lo riguardavano da vicino .Nella prima tragedia la protagonista è una bambina,che ha trovato una specie di bicchiere con una pallina dentro e giocando ha scoperto che era una bomba incendiaria,ed è morta sul colpo;il fatto strano è che prima della bambina la bomba l'avevano trovata Casoli e suoi amici e proprio loro l'avevano nascosta!
La seconda tragedia riguardava una bomba da mortaio che proveniva dalle casse dei militari, e con questa ci giocavano dei bambini; per sbaglio una è caduta e ha provocato 1 morto e due feriti!
Il dramma invece riguarda un caro amico di Casoli che,trovato un fucile,andò a caccia,ma con la pioggia che scendeva si scordò di tenerlo alto e azionare la sicura;scavalcando una staccionata così,gli si inceppò il fucile e partì il colpo che gli mozzò una gamba. Si salvò per miracolo grazie ad un ospedale da campo nelle vicinanze.
Tutte queste storie ci fanno capire che a quei tempi i bambini,che non conoscevano i pericoli,giocavano con qualunque cosa e si divertivano anche con le bombe. Più gravi erano però gli adulti-dice Casoli- perché di disastri ne combinano anche loro e non sono scusati!
Dopo queste in parte divertenti testimonianze,abbiamo fatto il laboratorio,che prevedeva di analizzare dei documenti e rispondere alle domande relative alle schede.
Gli argomenti erano la scuola e lo sport e io ho lavorato sulla riforma scolastica di Giovanni Gentile. Ho trovato molte differenze dagli anni 20 a oggi,ma anche alcune attinenze,perché è stato proprio Gentile ad applicare un completo studio delle materie classiche e a sottolineare l'importanza dei licei,perché a quei tempi solo dopo aver fatto quelli potevi andare all'università!
Questa esperienza l'ho trovata molto interessante,ma il museo deve essere visitato periodicamente,perché sono ancora attivi gli scavi e ancora si cerca di scoprire i dettagli della Seconda guerra mondiale nell'entroterra pesarese.


Post di Filippo della classe 3 A

domenica 3 giugno 2012

Musicicliamo !


Noi ragazzi della I H, durante il primo quadrimestre, il giovedì pomeriggio, abbiamo partecipato a “Musicicliamo”: laboratorio di riciclo. Il lavoro è stato diviso in 2 parti: una teorica e una pratica. Nella prima abbiamo riflettuto sul problema dei rifiuti: innanzi tutto sarebbe meglio produrne meno e anche noi possiamo impegnarci, nel nostro piccolo, in questo. Poi è importante eseguire la raccolta differenziata per poter riciclare le materie prime quali vetro, carta, plastica che per essere prodotte hanno bisogno di molta energia. Così facendo si potrebbero ridurre le discariche  e gli inceneritori.
 Durante il laboratorio pratico abbiamo costruito degli strumenti musicali (chitarre, maracas, alberi della pioggia, tamburi,flauti...) e altro (porta candele, vasi, contenitori, orti in miniatura) con materiali che abbiamo trovato in casa e che sarebbero stati gettati: carta, plastica, vetro, legno...invece hanno riacquistato nuova vita. Questa non è stata solo un’attività solamente istruttiva ma anche un momento di divertimento: ci siamo sbizzarriti e abbiamo scatenato la nostra fantasia, la cosa che a noi ragazzi piace fare di più.
Abbiamo capito che riciclare è importante come segno di rispetto per l’ambiente e quindi soprattutto per noi stessi e per le generazioni future.




Post degli alunni della classe 1 H                                                                                                      

martedì 15 maggio 2012

"Esempi da seguire: ce lo ha insegnato Rita Borsellino"



A quasi venti anni dalla loro morte ci è stato chiesto: “Chi sono per voi Paolo Borsellino e Giovanni Falcone?”. Non è facile per noi rispondere a questa domanda. Non è come con Michael Jackson che quando è morto per un anno ci hanno riempito la testa. Quando i due magistrati sono morti , noi non eravamo ancora nati, perciò tutte le nostre conoscenze su di loro si basano su libri ed articoli di giornale che abbiamo letto in questo periodo.
Per noi è difficile capire dove hanno trovato tutto quel coraggio e quella generosità per stare dalla parte delle vittime e farsi un nemico molto più grande di loro, la mafia.
Dopo l’incontro con Rita Borsellino, Paolo e Giovanni sono diventati esempi da seguire e rispettare. Ce li immaginiamo come due uomini semplici, che prendono un caffè prima di andare al lavoro, ma consapevoli del pericolo che corrono anche solo andando a fare la spesa, e che trovano la felicità in piccole cose quotidiane, per noi scontate: una serata al cinema, una cena con gli amici, una nuotata in piscina.
Ci piacerebbe conoscere due uomini così tenaci, capaci di mantenere e difendere i propri ideali, anche in una società superficiale e materialista come la nostra.


Elisa Scovazzi, Matteo Santise, Luciano Camilli e Giulia Gallo della classe 2 H Scuola Media Peyron-Fermi di Torino.
Articolo tratto dal quotidiano La Stampa di Torino del 13 maggio 2012.

Senzatomica


Di recente la nostra classe si è recata in visita alla mostra “Senzatomica”.Abbiamo iniziato la visita con un gioco. Con un lungo filo abbiamo creato una rete. Il gioco è servito a farci capire che noi siamo tutti collegati e per ogni azione c’è una conseguenza; infatti se uno di noi lasciva il filo, lo perdevano anche gli altri. All’ingresso della mostra la guida ci ha mostrato “l’orologio dell’apocalisse”, ideato nel 1947 da due scienziati. Indica quanto tempo resta alla mezzanotte, cioè alla fine del mondo ( quando le bombe atomiche esploderanno); adesso siamo a 5 minuti da mezzanotte, mentre nel 2010 eravamo a soli 6 minuti dall’apocalisse. Siamo sempre più vicini alla guerra atomica.
Secondo molti scienziati, ma non solo, le scoperte sulle bombe nucleari non dovrebbero essere utilizzate militarmente. Quando esplode una bomba nucleare l’energia termica,meccanica e radioattiva che sprigiona è tanto grande  da distruggere tutto in una vastissima area. La bomba nucleare è di per sé un crimine contro l’umanità: il calore che sprigiona scoppiando è tale da trasformare la sostanza organica di cui sono fatti gli uomini ( carbonio,idrogeno,ossigeno e azoto) in gas, facendo letteralmente scomparire gli esseri viventi da vaste aree e causando in aree contigue, altrettanto vaste, un numero altissimo di ustionati e politraumatizzati che giungono a morte con atroci sofferenze.
Basterebbero 19 miliardi di dollari all’anno per eliminare la fame nel mondo; 12 miliardi di dollari annui potrebbero garantire la scolarizzazione a tutti i bambini della Terra; 23 miliardi di dollari all’anno potrebbero fermare la diffusione dell’AIDS e della malaria.
Molto spesso la rabbia e la violenza nella sfera privata provoca rabbia e guerre nel mondo.
Durante la visita c’è stata una simulazione di una esplosione atomica a circa 70 km e in qualche senso,anche se era una simulazione faceva molta paura e questo ci ha fatto capire che le conseguenze sono illimitate Secondo me le bombe atomiche non dovrebbero mai essere usate, non dovrebbero nemmeno esistere. Mi è piaciuto tantissimo vedere questa mostra perché ti fa capire l’importanza della pace nel mondo.




Post di Karina della classe 3A

Che emozione...


Che emozione conoscere un motociclista professionista!!! Simone Grotzkyj Giorgi è venuto nella nostra scuola a parlarci della sua interessantissima ed emozionante storia e i sacrifici  che ha dovuto affrontare per arrivare al suo livello. Simone ci ha raccontato che Lui era come uno di noi, un ragazzino che ha frequentato la nostra scuola, le elementari alla Largo Baccelli e le medie all’Olivieri. La sua passione per le moto è iniziata quando, girando con il padre, vide per la prima volta una minimoto.
Lui dopo quel giorno non si staccò più dalla sua minimoto. Simone ha fatto molti sacrifici, per esempio lasciare gli amici per correre con le moto all’estero e rinunciare ad un anno di scuola perché bocciato per le numerose assenze. Lui ha avuto anche un grave infortunio mentre faceva allenamento con una moto da cross.
Nonostante i suoi sacrifici non ha mollato mai ed è arrivato ad essere un Campione.
Secondo me, Simone, parlandoci della sua vita ci ha fatto capire che se hai un sogno o una meta a cui devi arrivare, bisogna essere tenaci e convinti di quello che fai per poter affrontare gli ostacoli che ci si presentano davanti.


Post di Federico della classe 2 A.