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mercoledì 9 maggio 2012

Incontro con il Campione Daniel Hackett


Devo dire la verità:non seguo molto il basket,ma se lo faccio è solo perchè sono pesarese!Oggi però,la guardia e capitano della Scavolini Siviglia Pesaro Daniel Hackett,ci ha dimostrato che un campione non è perfetto e soprattutto che lo sport non è la cosa più importante. I modelli di vita si devono avere,ma l'importante è non abbandonare i precetti fondamentali per seguirli. Lui ci ha dimostrato tutto quello che ci ha detto il prof.Renili durante i tre anni,ma soprattutto nel terzo:la vita infatti,è fatta di scelte e di sacrifici e questi all'età di 14 anni non si possono affrontare da soli.
Lui ha scelto di andare a giocare in America,ha dovuto lasciare tutti i suoi amici,ma la sua famiglia lo ha sempre sostenuto -è stata sempre molto presente- ha ribadito lui stesso.
Io penso che non ci dobbiamo identificare con il Daniel Hackett giocatore della Scavolini,ma con il Daniel Hackett alunno di terza media che pur essendo un ottimo giocatore di basket,ne combinava anche lui di casini!!La devozione alla chiesa e alla famiglia però gli hanno trasmesso i valori giusti per raggiungere i suoi obiettivi.
“....i sogni non si devono mai mettere da parte,bisogna tenerli vivi e cercare di realizzarli....”.


Il Campione Daniel Hackett beato tra gli studenti della 3 A.

Post di Filippo della classe 3 A

domenica 6 maggio 2012

IL Presidente della Repubblica nella mia città!


Il Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano, è arrivato a Pesaro, la mia città, per partecipare ad una cerimonia pubblica in occasione del 25 aprile.
Non posso certo mancare all’incontro che avrà con i cittadini in Piazza del Popolo e la mia scuola mi ha dato questa opportunità. Quando la professoressa Angelotti mi ha proposto di assistere al discorso del nostro Presidente, io ho accettato con entusiasmo.
Alle 10,45 l’appuntamento con i miei compagni, le professoresse Angelotti, Tresi e il professor Nocelli,in piazzale Matteotti per poi recarci al punto a noi destinato nella piazza.
Sono già emozionato mentre camminiamo tutti insieme. Siamo al nostro posto e aspettiamo….Poi finalmente è il momento!
L’Inno d’Italia, gli onori militari, gli applausi accolgono il Presidente! Poi le sue parole:
“Dinanzi alla crisi che ha investito l’Italia e l’Europa abbiamo bisogno di attingere alla lezione di unità nazionale che ci viene dalla Resistenza, e abbiamo bisogno della politica come impegno inderogabile che nella Resistenza venne da tanti riscoperto per essere poi quotidianamente praticato. Ci si fermi a ricordare e a riflettere, prima di scagliarsi contro la politica”.
Un applauso ha accolto questo discorso. E ancora:
“Abbiamo bisogno di attingere alla lezione di Unità Nazionale che ci viene dalla Resistenza e abbiamo bisogno della politica come impegno inderogabile. Occorre impegnarsi perché dove si è creato del marcio venga estirpato, perché i partiti ritrovino slancio ideale, tensione morale, capacità nuova di proposta e di governo”. Così ha detto il Presidente tra gli applausi della folla.
E’ stato un incontro molto interessante, come gli argomenti trattati anche se vari passaggi del discorso sono stati difficili, perché legati a conoscenze storiche e politiche che non ho ancora. In particolare mi hanno colpito le parole del ragazzo di Parma morto a diciannove anni per la libertà del nostro Paese, ricordate dal Presidente:”…la gente qualunque deve impegnarsi nella politica e combattere per quello in cui crede!”.
Resistere sotto il sole, fermo, prima ad aspettare che il Presidente arrivasse, poi ad ascoltare i vari discorsi delle personalità politiche che hanno parlato prima di Lui, non è stato facile, ma alla fine sono stato ricompensato: l’ho visto dal vivo, addirittura mi ha stretto la mano e mi ha concesso un suo autografo. E’ stato per me un vero onore!
Per tutta la giornata ho raccontato l’esperienza ai miei genitori, ai miei nonni e ai miei amici.

Viva il 25 aprile! Viva l’Italia! Viva il nostro Presidente!

Post di Lorenzo T. della classe 2 A.

Benvenuto Presidente!


Quest’anno l’Italia festeggia il 67esimo anniversario della Liberazione del regime nazi-fascista. Di solito il Presidente della Repubblica ogni 25 aprile, nella capitale, ricorda gli eventi passati raccontando la storia d’Italia e le raccomandazioni per il futuro, per un Paese migliore. Quest’anno, oltre che a Roma, è venuto anche a Pesaro in piazza del Popolo per festeggiare con noi!
La nostra scuola non poteva mancare e 7-8 alunni per classe sono venuti ad assistere da vicino a questa manifestazione.
L’appuntamento era per le ore 10,40 in piazzale Matteotti con i nostri prof ed io insieme ai miei compagni ci siamo incontrati prima per incamminarci insieme, con un piccolo break in pasticceria.
In piazza,nel palco riservato, erano presenti con alcuni Partigiani,le Autorità Civili,Militari e Religiose della Provincia, il Presidente del Consiglio regionale e i Parlamentari di tutti i Partiti.
Ha reso gli onori militari un picchetto interforze formato da Esercito, Marina, Aviazione,Carabinieri, Polizia di Stato e Guardia di Finanza.
Il Presidente, finito il discorso, è venuto a stringerci la mano e a fare degli autografi.
Questo incontro, secondo me, è stato importante per tutti, soprattutto per gli studenti che adesso o i prossimi anni studieranno la storia della nostra Nazione.


Post di Simone della classe 2 A

giovedì 26 aprile 2012

Stretta di mano


Oggi,25 aprile 2012, nel 67° anniversario della liberazione d’Italia, il Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano, ha fatto visita a Pesaro per onorare questo importante giorno.
Durante la cerimonia sono intervenute molte autorità. Hanno preso la parola il nostro Sindaco Luca Ceriscioli, il Presidente della Provincia Matteo Ricci, il Sindaco di Sant’Angelo in Vado Settimio Bravi e il Presidente del Consiglio Regionale Vittoriano Solazzi.
Il Presidente Giorgio Napolitano ha fatto un bel discorso ricordando i Caduti della Resistenza. Ci ha detto che la politica non deve essere curata solo dalle autorità ma anche dai cittadini che non possono e non devono disinteressarsene. Prima di scagliarsi contro di essa bisogna ricordare e ripartire dagli eventi che oggi si celebrano.
Il Presidente ha esortato la classe politica a lavorare per estirpare il marcio al suo interno. Per uscire dalla crisi è necessaria una coalizione di uomini e forze restando uniti proprio come nella Resistenza. I partiti anti-fascisti di allora hanno avuto un ruolo fondamentale nella Liberazione. Ora serve che i partiti di oggi ritrovino quello slancio e quell’impegno perché abbiamo bisogno della politica per continuare ad essere un’Italia Unita.
Parole chiave del discorso sono state:Rinnovamento, Fiducia, Unità.
Il Presidente ha concluso dicendo:”Viva la Resistenza, Viva l’Italia” tra gli applausi generali.
Dopo aver stretto la mano e salutato le autorità è sceso dal palco per salutare noi ragazzi delle scuole.
Caro Presidente della Repubblica Italiana è stato un vero onore stringerle la mano!

Post di Alice della classe 2 A.

mercoledì 25 aprile 2012

Il 25 aprile 2012 a Pesaro


Alunni dell’Istituto “A.Olivieri”,con la Prof.ssa Miriam Angelotti, in piazza del Popolo,in occasione della visita del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per la celebrazione del 67° anniversario della Liberazione ( 25 aprile 1945 ).



Calavita/Infophoto
Dal sito multimedia.quotidiano.it de “Il Resto del Carlino” (ed. Pesaro).

mercoledì 18 aprile 2012

Il cioccolato ( seconda parte )

Venerdì 30 marzo si è svolto il secondo incontro con Lara,l'esperta che ci ha parlato del cioccolato. Rispetto al primo incontro questo è stato più specifico,infatti abbiamo analizzato prima di tutto il  frutto del cacao,la cabossa.
Questo frutto è molto particolare perché cresce solo 20° a nord e 20° a sud dell'equatore,ma anche perché non ha meccanismi spontanei di apertura come ad esempio la noce, che se marcisce si apre.
Le cabosse da verdi diventano viola e in seguito arancioni nel corso della maturazione.
In natura esistono tre tipi di albero di cacao:
-il forastero,che è il più produttivo(40 semi per fava)e quindi anche il più economico;
-il trinitario,che ha 30 semi per fava.
-il criollo,che produce i semi più pregiati (20 per fava)e di conseguenza è il più costoso. i suoi semi inoltre, sono ricchi di endorfine che hanno un potere stimolante sul nostro organismo. Ovviamente il cioccolato per essere ricco di endorfine bisogna che abbia i tre ingredienti fondamentali:zucchero,pasta di cacao e burro di cacao.
In seguito abbiamo analizzato la filiera del cacao che si riassume in queste fasi:
1)la fermentazione della polpa e dei semi;2)torrefazione dei semi(tostatura);3)macinatura,che trasforma i semi in una pasta;3)separazione del burro di cacao dalla polvere(fusione);4) concaggio,ovvero il passaggio che produce il cioccolato e mischia zucchero,polvere di cacao e burro di cacao con lecitina di soia;5)passaggio negli stampi;6)tavoletta di cioccolato.
E' importante però notare che la soia con la quale si produce la lecitina è un o.g.m,infatti se noi volessimo avere una cioccolata senza l'aggiunta di lecitina di soia,dovremmo comprare del cioccolato biologico o se no che abbia il marchio Fair Trade,che ci indica che proviene dal commercio equo e solidale che garantisce anche la giusta paga ai lavoratori senza sfruttarli.
Oggi poi sappiamo anche la percentuale minima di cioccolato che deve avere una tavoletta per essere fondente(62%),al latte(32%) oppure extra fondente( più di 62%)
o finissimo al latte (32%)o bianco(senza polvere,con solo burro)
Dopo la teoria abbiamo fatto un esempio pratico sul cioccolato con un gioco di ruolo:nel Parlamento Europeo si sta cercando di varare una legge sul cioccolato e si deve scegliere fra il cioccolato puro e quello con l'aggiunta di grassi vegetali ascoltando prima delle testimonianze di persone che lavorano nei rispettivi campi. Un gruppo faceva i testimoni e io e il resto della classe facevamo il Parlamento Europeo.
Dopo aver ascoltato tutte le storie dei testimoni noi abbiamo dato il verdetto scegliendo per la maggioranza il cioccolato puro,anche a costo di diminuire le multinazionali perchè a mio parere non si possono sotituire le aziende artigianali che fanno la storia di un Paese e,soprattutto sono queste che gli danno ricchezza.Un Paese da una multinazionale ci ricava poco.
Al vero Parlamento Europeo però non è andata proprio nello stesso modo anzi,nel 2001 ha deciso che nel cioccolato si può mettere massimo 5 % di grassi,a scapito delle aziende artigianali e a favore dell'economia,perche ormai questa conta di più delle idee e della politica.
Dopo questi due incontri posso dire di aver imparato molte cose nuove sul cioccolato e,sicuramente quando dovrò scegliere tra le varie tavolette guarderò prima di tutto l'etichetta,ma ripenserò anche al lavoro che abbiamo fatto.


Post di Filippo della classe 3 A.

Il cioccolato (prima parte)

Venerdì 23 marzo io e la mia classe ci siamo recati alla Coop per discutere e soprattutto farci spiegare alcune cose sul cioccolato. L'esperta Lara appena arrivati ci ha dato un cioccolatino,che sarebbe stato l'argomento dell'incontro. Per prima cosa abbiamo lavorato su ciò che notiamo appena lo vediamo:la carta. Il suo nome però non fa riferimento a ciò di cui è composta,infatti era fatta di alluminio plastica e anche carta.
Abbiamo riflettuto a uno ad uno questi tre materiali partendo dalla carta. Lara ci ha mostrato la sua filiera ovvero il suo ciclo di lavorazione:dagli alberi,materia prima, si ricava la cellulosa,che a sua volta viene raffinata lavata e sbiancata o con cloro o come si fa adesso,con acqua ossigenata;la carta che si ricava dalla cellulosa pura è molto resistente e di conseguenza più costosa,è per questo infatti che possono essere utilizzate altre paste dette semichimiche che però diminuiscono la qualità del prodotto.
Il punto è però che tutto questo dispendio di energie noi lo ritroviamo in un semplice cioccolatino quindi la cosa più giusta sarebbe riciclare la carta per risparmiare alcuni passaggi di lavorazione.
Lara poi ci ha illustrato il ciclo di lavorazione dell'alluminio,altro materiale presente nella carta del cioccolatino. La sua produzione è incominciata alla fine dell'800 grazie ad un minerale, la bauxite,da cui, attraverso un processo elettrolitico e chimico si estrae e si ottiene una polvere di alluminio,detto primario. Dopo questo notevole consumo di energia c'è il trasferimento nella fabbrica che produce semilavorati e dopo,le lamine verranno portate in una fabbrica manifatturiera che produrrà beni di consumo. La vita del prodotto è breve perché noi appena prendiamo una lattina,il tempo di consumazione è altrettanto breve,e tutto il lavoro che c'è stato sopra smarrisce, a meno che attraverso la raccolta differenziata non eliminiamo i passaggi più dispendiosi di energia.
Infine,ci è stato mostrato il ciclo di lavorazione dell'ultimo materiale presente nella carta del nostro cioccolatino:la plastica.
Come sappiamo tutti la plastica deriva dal petrolio e la sua estrazione comporta un notevole spreco di energia,ma questo è solo poco in confronto a quello che succede quando produciamo plastica;infatti,dalla composizione degli idrocarburi necessari, si formano le cosiddette polveri sottili dannose per noi e per l'ambiente.
La plastica che noi troviamo nella carta del nostro cioccolatino però,non è che frutto di un'altra lavorazione che produrrà PE,PP,PVC,PET......
Questo ci fa riflettere sul lavoro che c'è dietro una cosa così semplice e ci invita anche a fare la raccolta differenziata.
Ancora però del cioccolato vi ho presentato solo la parte non commestibile,ma l'esperta dopo ci ha affidato il compito di scendere al supermercato e di cercare due tipi di cioccolato che sia o per bambini o per adulti o ecologico;il mio gruppo ha cercato il cioccolato per bambini e ha trovato un ovetto di Dragon Ball e un wafer di Hello Kitty,non facendo in parte però la scelta giusta.
Infatti il cioccolato aveva un target per bambini ma non era proprio un sano cioccolato;esso deve avere i seguenti ingredienti:polvere o pasta di cacao,burro di cacao e zucchero,e i nostri prodotti non gli avevano tutti e questi erano sostituiti da surrogati che però,non avevano niente a che fare con loro. Il cioccolato che abbiamo preso noi è di fatto per bambini,ma solo fuori,dentro invece è per lo più scadente.
Lara ci spiegato che un per comprare un buon cioccolato dobbiamo semplicemente guardare l'etichetta,perché su quella c'è scritta la verità.
In un semplice cioccolatino c'è una storia,non ci resta che gustarne uno veramente buono e riflettere su dove buttare la carta.


Post di Filippo della classe 3 A