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mercoledì 18 aprile 2012

Il cioccolato ( seconda parte )

Venerdì 30 marzo si è svolto il secondo incontro con Lara,l'esperta che ci ha parlato del cioccolato. Rispetto al primo incontro questo è stato più specifico,infatti abbiamo analizzato prima di tutto il  frutto del cacao,la cabossa.
Questo frutto è molto particolare perché cresce solo 20° a nord e 20° a sud dell'equatore,ma anche perché non ha meccanismi spontanei di apertura come ad esempio la noce, che se marcisce si apre.
Le cabosse da verdi diventano viola e in seguito arancioni nel corso della maturazione.
In natura esistono tre tipi di albero di cacao:
-il forastero,che è il più produttivo(40 semi per fava)e quindi anche il più economico;
-il trinitario,che ha 30 semi per fava.
-il criollo,che produce i semi più pregiati (20 per fava)e di conseguenza è il più costoso. i suoi semi inoltre, sono ricchi di endorfine che hanno un potere stimolante sul nostro organismo. Ovviamente il cioccolato per essere ricco di endorfine bisogna che abbia i tre ingredienti fondamentali:zucchero,pasta di cacao e burro di cacao.
In seguito abbiamo analizzato la filiera del cacao che si riassume in queste fasi:
1)la fermentazione della polpa e dei semi;2)torrefazione dei semi(tostatura);3)macinatura,che trasforma i semi in una pasta;3)separazione del burro di cacao dalla polvere(fusione);4) concaggio,ovvero il passaggio che produce il cioccolato e mischia zucchero,polvere di cacao e burro di cacao con lecitina di soia;5)passaggio negli stampi;6)tavoletta di cioccolato.
E' importante però notare che la soia con la quale si produce la lecitina è un o.g.m,infatti se noi volessimo avere una cioccolata senza l'aggiunta di lecitina di soia,dovremmo comprare del cioccolato biologico o se no che abbia il marchio Fair Trade,che ci indica che proviene dal commercio equo e solidale che garantisce anche la giusta paga ai lavoratori senza sfruttarli.
Oggi poi sappiamo anche la percentuale minima di cioccolato che deve avere una tavoletta per essere fondente(62%),al latte(32%) oppure extra fondente( più di 62%)
o finissimo al latte (32%)o bianco(senza polvere,con solo burro)
Dopo la teoria abbiamo fatto un esempio pratico sul cioccolato con un gioco di ruolo:nel Parlamento Europeo si sta cercando di varare una legge sul cioccolato e si deve scegliere fra il cioccolato puro e quello con l'aggiunta di grassi vegetali ascoltando prima delle testimonianze di persone che lavorano nei rispettivi campi. Un gruppo faceva i testimoni e io e il resto della classe facevamo il Parlamento Europeo.
Dopo aver ascoltato tutte le storie dei testimoni noi abbiamo dato il verdetto scegliendo per la maggioranza il cioccolato puro,anche a costo di diminuire le multinazionali perchè a mio parere non si possono sotituire le aziende artigianali che fanno la storia di un Paese e,soprattutto sono queste che gli danno ricchezza.Un Paese da una multinazionale ci ricava poco.
Al vero Parlamento Europeo però non è andata proprio nello stesso modo anzi,nel 2001 ha deciso che nel cioccolato si può mettere massimo 5 % di grassi,a scapito delle aziende artigianali e a favore dell'economia,perche ormai questa conta di più delle idee e della politica.
Dopo questi due incontri posso dire di aver imparato molte cose nuove sul cioccolato e,sicuramente quando dovrò scegliere tra le varie tavolette guarderò prima di tutto l'etichetta,ma ripenserò anche al lavoro che abbiamo fatto.


Post di Filippo della classe 3 A.

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