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mercoledì 9 maggio 2012

Incontro con il Campione Daniel Hackett


Devo dire la verità:non seguo molto il basket,ma se lo faccio è solo perchè sono pesarese!Oggi però,la guardia e capitano della Scavolini Siviglia Pesaro Daniel Hackett,ci ha dimostrato che un campione non è perfetto e soprattutto che lo sport non è la cosa più importante. I modelli di vita si devono avere,ma l'importante è non abbandonare i precetti fondamentali per seguirli. Lui ci ha dimostrato tutto quello che ci ha detto il prof.Renili durante i tre anni,ma soprattutto nel terzo:la vita infatti,è fatta di scelte e di sacrifici e questi all'età di 14 anni non si possono affrontare da soli.
Lui ha scelto di andare a giocare in America,ha dovuto lasciare tutti i suoi amici,ma la sua famiglia lo ha sempre sostenuto -è stata sempre molto presente- ha ribadito lui stesso.
Io penso che non ci dobbiamo identificare con il Daniel Hackett giocatore della Scavolini,ma con il Daniel Hackett alunno di terza media che pur essendo un ottimo giocatore di basket,ne combinava anche lui di casini!!La devozione alla chiesa e alla famiglia però gli hanno trasmesso i valori giusti per raggiungere i suoi obiettivi.
“....i sogni non si devono mai mettere da parte,bisogna tenerli vivi e cercare di realizzarli....”.


Il Campione Daniel Hackett beato tra gli studenti della 3 A.

Post di Filippo della classe 3 A

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