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sabato 16 aprile 2016

Droga a scuola. L'età che si abbassa.

“La droga a scuola è la nuova piazza della droga: un ragazzo su tre sotto i 15 anni ha provato una sostanza stupefacente. E’ una vera emergenza che va affrontata, con controlli ed educazione”. Il sottosegretario del ministero dell’Istruzione  Gabriele Toccafondi lo dice chiaramente:”La droga a scuola c’è, inutile negarlo”. E il caso del liceo Virgilio di Roma con i carabinieri  in cortile a ricreazione per arrestare uno studente spacciatore “purtroppo non è l’unico, anzi conferma un’emergenza che c’è da tempo in tutte le scuole d’Italia”.
Appena un mese fa durante un controllo al liceo Bassi di Bologna, i carabinieri hanno trovato 2 grammi di hashish in un bagno. Anche lì, come al Virgilio di Roma, gli studenti non hanno gradito e protestato. E proprio ieri a Tesero, Val di Fiemme (Trento), un 18enne è stato arrestato per aver spacciato droga ad un compagno di scuola minorenne. Il ragazzo è accusato di vendita di stupefacenti anche in altre scuole. “A sentire tutte le proteste di studenti e genitori-dice il sottosegretario Toccafondi- sembra che il problema siano i poliziotti e i cani antidroga a scuola, ma è sbagliato demonizzare i controlli e le persone in divisa quando nelle scuole non girano più solo droghe leggere ma pasticche, anfetamine e cresce il consumo di sostanze sconosciute”.
Ma comunque la cannabis resta la “preferita”: ne fa uso abituale il 26% degli studenti. Nelle scuole della provincia di Firenze, racconta Toccafondi, da un anno è partito un progetto sperimentale che prevede controlli da parte delle forze dell’ordine insieme con incontri di educazione per i ragazzi: “Arrivano medici,esperti dei centri Sert ma anche ex tossicodipendenti:testimonianze dall’alto ma anche da pari a pari”. Un esperimento locale “che potrebbe essere esteso a tutte le scuole d’Italia”, dice Toccafondi. “Di droga si deve parlare a scuola, i ragazzi vogliono sapere, ma noi-sottolinea la preside del Virgilio Irene Baldriga- abbiamo bisogno di aiuto, non può essere solo una questione del Virgilio”. E ieri mattina molti presidi e prof e genitori hanno partecipato al “caffè solidale “ davanti alla scuola in appoggio alla dirigente:” Mi ha fatto piacere, la mia è solo una battaglia per la legalità”.


Articolo di Claudia Voltattorni dal Corriere della Sera del 6 aprile 2016

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