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lunedì 28 febbraio 2011

Che cos'è il bullismo?

Il bullismo è il termine di nuova generazione per indicare atti di violenza a scuola generalmente nel periodo pre-adolescenziale e adolescenziale. Sono molti i fatti di cronaca dove i ragazzi violenti che compiono atti di questo tipo trovano risposta da parte delle autorità competenti che ,prontamente, prendono posizione contro i malfattori, ma, purtroppo, sono tantissime anche le situazioni di bullismo dove la vittima di violenza e la sua famiglia non trovano il coraggio di denunciare.
Le forme del bullismo
Esistono diversi tipi di bullismo, che si dividono principalmente in bullismo diretto e bullismo indiretto.
Il bullismo diretto è caratterizzato da una relazione diretta tra vittima e bullo e a sua volta può essere catalogato come:
·         bullismo fisico: il bullo colpisce la vittima con colpi, calci o spintoni, o la molesta sessualmente;
·         bullismo verbale: il bullo prende in giro la vittima, dicendole frequentemente cose cattive e spiacevoli o chiamandola con nomi offensivi, sgradevoli o minacciandola, dicendo il più delle volte parolacce e scortesie;
·         bullismo psicologico: il bullo ignora o esclude la vittima completamente dal suo gruppo o mette in giro false voci sul suo conto;
·         cyberbullying o bullismo elettronico: il bullo invia messaggi molesti alla vittima tramite sms o in chat o lo fotografa/filma in momenti in cui non desidera essere ripreso e poi invia le sue immagini ad altro per diffamarlo, per  minacciarlo o dargli fastidio.
Il bullismo indiretto è meno visibile di quello diretto, ma non meno pericoloso, e tende a danneggiare la vittima nelle sue relazioni con le altre persone, escludendola e isolandola per mezzo soprattutto del bullismo psicologico e quindi con pettegolezzi e calunnie sul suo conto.
Le variabili del bullismo
Una prima distinzione di variabili di bullismo è in base al sesso del bullo: i bulli maschi sono maggiormente inclini al bullismo diretto, mentre le femmine a quello indiretto. Per quanto riguarda invece l’età in cui si riscontra questo fenomeno, si hanno due diversi periodi. Il primo tra i 12 e i 14 anni di età, mentre il secondo tra i 14 e i 18, ma negli ultimi anni si riscontrati fenomeni di bullismo anche tra i ragazzi di 11 e 12 anni. Infine i luoghi teatro di fenomeni di bullismo son o principalmente luoghi di raccolta di giovani, e quindi scuola e fuori scuola.
Cosa non è bullismo
Non rientrano nelle tipologie di bullismo le seguenti azioni:
·         Atti particolarmente gravi, costituenti reato e quindi punibili dalla legge nei ragazzi dai 14 anni in su.
·         Comportamenti “quasi” aggressivi, e quindi giochi o attività di qualsiasi genere con un livello di aggressività minimo e in cui vi è una relazione paritaria, e non asimmetrica tra gli altri individui.

Ricerca svolta da Simone della classe 1A

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