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lunedì 15 aprile 2013

Incontro con la Polizia di Stato


Venerdì 15 marzo abbiamo avuto un incontro con Enrico, poliziotto dell’Ufficio Minori della Questura di Pesaro. Ci ha raccontato varie storie di abusi minorili,di bullismo nelle scuole, di episodi di discriminazione e di “stalking”. Per “stalking” si intendono atti persecutori causati dagli ex-fidanzati,dagli ex-mariti o semplicemente da uomini sconosciuti alle donne.
Le donne che subiscono questi atti persecutori possono richiedere l’ammonimento;poi alla prima “mossa falsa”,il “perseguitatore”viene denunciato.
La prima storia che ci ha raccontato è quella di una ragazza tredicenne di Fano che ha conosciuto un giovane di Torino su Facebook. Hanno iniziato a conoscersi,senza mai vedersi,per un anno intero. Dopodiché il ragazzo dà un appuntamento in un albergo vicino alla casa della ragazza. Questa accetta, ma il ragazzo non si presenta all’appuntamento. La ragazza ritorna a casa e lo rimprovera. Al suo posto,però,gli risponde lo zio del giovane e si scusa dicendole che suo nipote era uno sbadato e che si comportava sempre in questo modo. I due iniziano a chattare e a conoscersi per un altro anno. Successivamente l’uomo dà un appuntamento alla ragazza sempre vicino a casa sua. La ragazza scopre che lo zio del ragazzo è un uomo di grande età e abbastanza bruttino. Prenotano una camera d’albergo e lì cominciano ad avere rapporti sessuali. La ragazza,ormai quindicenne,non lo respinge perché ormai consce l’uomo. La persona che ha denunciato questo fatto è il cameriere perché aveva sentito dei rumori strani.
La cosa spiacevole è che i genitori non ne sapevano niente. Enrico ci ha invitato a riferire tutto ai genitori, perché potrebbero aiutarci al bisogno.
Ci ha raccontato poi una storia riguardante lo “stalking”. Un giorno,una ragazza che prendeva ogni giorno l’autobus per andare a scuola,incontra un ragazzo che le regala il suo libro preferito. Lei ne è contenta e decide di frequentarlo. Dopo alcuni giorni si fidanzano e la ragazza decide di parlarne solo con la sua migliore amica. In seguito il ragazzo inizia ad essere troppo possessivo e non vuole che la fidanzata esca con gli amici. Dalle parole passa all’uso delle mani,così la fidanzata lo lascia. Lui non accetta e inizia a seguirla dappertutto e a vedere che amici frequenta. A questo punto interviene l’amica che racconta tutto ai genitori della ragazza. Questi,infine, chiedono “l’ammonimento” per l’ex fidanzato della figlia.
La terza storia parla di un ragazzo molto bravo a scuola e molto vanitoso. I suoi compagni,un po’ gelosi e un po’ stufi di questa vanità,decidono di creare un “sito” contro il ragazzo. Con il tempo il “sito” diventa offensivo e il ragazzo informa l’Ufficio Minori della Questura. Grazie all’intervento della Polizia il “sito”viene chiuso.


Post di Eleonora della Classe 1 A

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