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venerdì 1 febbraio 2013

Esempio di bontà


Stefano, un alunno di soli 8 anni della scuola primaria di Largo Baccelli di Pesaro, appartenente all’Istituto Comprensivo “Olivieri” di Pesaro, si è distinto aiutando un compagno di classe disabile a integrarsi e socializzare.
Stefano è un esempio di bontà,generosità,rispetto e altruismo, ha manifestato spontaneamente particolare sensibilità per le esigenze del compagno di classe, instaurando un rapporto speciale e ha fatto sì che la socializzazione avvenisse con tutta la classe.
Le insegnanti vedendo l’incredibile miglioramento dell’alunno ,decisero di far presente il fatto alla dirigente scolastica Margherita Mariani, che segnalò al Ministero della Pubblica Istruzione tale esperienza.
Con gioia ed emozione è giunta alla “Olivieri” da parte del Centro Nazionale per la Bontà nella Scuola,la notizia della vincita del 62° Premio “Livio Tempesta”,istituito a ricordo di Livio Tempesta,un bambino nato nel 1941,esempio  di altruismo e solidarietà.
Il 21 gennaio 2013 la classe con le insegnanti Francesca Carbone,Rosa Grimaldi,Imma Scognamiglio,Enrica Brugia,la dirigente scolastica,genitori e collaboratori scolastici si sono recati a Roma per la premiazione. Trapela emozione tra i ragazzi presenti:”Al mattino abbiamo assistito a una solenne funzione religiosa nella Basilica di Santa Maria in Ara Coeli dove le scuole vincitrici hanno ricevuto i saluti dal Presidente del Centro Nazionale per la Bontà nella Scuola professor Antonio Lerario e abbiamo poi partecipato all’accensione della Lampada della Bontà”.”Nel pomeriggio siamo stati accolti nella prestigiosa Sala della Protomoteca in Campidoglio con l’Inno Nazionale cantato dal coro Koinonia di Foggia. Quindi il presidente Lerario,l’onorevole Fabrizio Santori in rappresentanza del Sindaco di Roma,l’ambasciatore Franco Tempesta hanno portato il loro saluto, è seguita la premiazione delle  sei scuole di diverse regioni italiane che si sono distinte fra migliaia di segnalazioni”.
Davvero eccezionale il premio: una medaglia del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, un diploma e una somma in denaro che la famiglia di Stefano ha donato alla classe.

Post tratto dall’articolo pubblicato dal quotidiano Il Resto del Carlino del 29 gennaio 2013, firmato da Virginia Castravet e Angelica Granella della classe 3 H.

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