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giovedì 28 febbraio 2013

Bullismo al femminile


Aumentano i casi di giovanissime “bulle”:”Emulazione femminile di ciò che si crede vincente”.
“La prepotenza diventata normale”

Vero o falso che sia, resta grave.”Perché non bisogna minimizzare le cose a partire delle offese. La nostra società ha normalizzato certi comportamenti prepotenti e adesso c’è questa emulazione femminile di un atteggiamento considerato vincente”.
Anna Costanza Baldry è professore associato in Psicologia Sociale alla seconda Università di Napoli. Partecipa con il suo Dipartimento al progetto europeo “Tabby” (www.tabby.eu/it), che insegna a valutare la minaccia del cyberbullismo nei giovani: l’ultima ricerca nella quale è stata coinvolta dimostra che negli ultimi sei mesi in Italia il 14,6 per cento degli studenti della madie inferiori e superiori ne è stato vittima. Carnefici restano più i maschi delle femmine, ma le percentuali delle giovanissime protagoniste delle aggressioni sono comunque significativi (6,2% per le “bulle”,4,5% per le “cyberbulle”).
Spiega la docente:”Il caso di Grosseto, se come sembra è vero, rappresenta un esempio classico. Un gruppo di ragazzini se la prende con un elemento “diverso” e lo rende oggetto di denigrazione, insulti e prevaricazione. L’aggravante è che alcuni compagni hanno girato un video,senza dunque intervenire,violando ulteriormente la vittima nel momento in cui hanno messo in rete quel filmato”.
Perché avrebbero agito così quegli adolescenti?”Il vero problema è che alla base c’è una grande superficialità,non è neppure mancanza di capacità cognitiva”.
Denunciare sembra inutile.”A quell’età i carnefici non sono imputabili. Però la denuncia resta l’unica strada per fronteggiare questi casi,in modo da produrre una presa di coscienza negli adulti,negli insegnanti,negli stessi ragazzini”.
Questi gesti andrebbero prevenuti. Come?”Sul nascere. Senza lasciare passare neppure una parola offensiva. Evitando che la vittima si senta isolata”.


Elvira Serra
Articolo pubblicato sul Corriere della Sera del 21 febbraio 2013.

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