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martedì 13 marzo 2012

Connessione continua:più cellulari che italiani

Dalla nascita alla morte i neuroni del nostro cervello restano più o meno della stessa grandezza. Ciò che aumenta è il numero dei reciproci collegamenti. Se passiamo dal singolo individuo all’intera umanità, constatiamo che crescono sia il numero di abitanti, sia i collegamenti  tra loro.
Il pianeta ha impiegato migliaia di anni per raggiungere, nel 1800, il suo primo miliardo. Poi sono bastati 130 anni per toccare, nel 1930, il secondo miliardo. Dopo 69 anni, nel 1999, siamo arrivati a sei miliardi. Infine, dodici anni sono bastati per giungere nel 2011, a sette miliardi. Scendendo a livello nazionale, 150 anni fa noi italiani eravamo 26 milioni, oggi siamo 60 milioni; in più, abbiamo i telefoni, i cellulari, la radio, la televisione e internet con cui possiamo tenerci collegati sempre e dovunque. Dieci anni fa non esisteva ancora Facebook; solo 36 italiani su cento avevano il cellulare e 11 erano collegati a internet. Oggi nel nostro Paese ci sono più telefoni cellulari che abitanti, 41 italiani su cento sono abbonati a internet, tutti hanno la televisione a colori.


Domenico De Masi, articolo pubblicato su Style magazine del Corriere della Sera del marzo 2012.

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