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venerdì 17 aprile 2015

Incontro con la comunità"Tingolo libera tutti" della cooperativa "L'imprevisto" di Pesaro.

Il giorno 16 marzo  la classe 3 A ha partecipato ad un incontro con la comunità “ Tingolo libera tutti “ della cooperativa “L’imprevisto” di Pesaro. Si sono presentati un operatore, un responsabile e tre ragazze della comunità. Il responsabile, dopo averci presentato le ragazze, ha lasciato loro la parola, così da poterci spiegare personalmente le loro esperienze di vita e i disagi che le hanno spinte a rifugiarsi nel mondo della droga.
La loro giovane età (16, 17, 18 anni), considerato che sono già in fase di recupero, mi ha portato ad una riflessione: sono scappate dalla realtà trovando rifugio nella droga, quando erano poco più che bambine, più o meno la mia attuale età.
Maria  Elena, 18 anni, si è ritrovata ad affrontare una situazione dolorosa in famiglia, soffrendo per la mancanza di affetto di un padre sconosciuto e potendo contare solo sulla presenza della madre, con la quale, per vari motivi, si trovava sempre in contrasto. Liti furibonde erano all’ordine del giorno e la situazione diventava sempre più pesante. Abbandonata la scuola, si trovò coinvolta in situazioni che di lì a poco non riuscì a gestire.
Ilary, 17 anni, ha vissuto un clima familiare spiacevole, assistendo al disaccordo dei genitori, poi sfociato in una separazione. Questa situazione l’ha portata a chiudersi in se stessa , non riscendo ad esternare le proprie ansie. L’allontanamento del padre dalla casa e dalla famiglia è stato il momento cruciale del suo sbandamento. Non rispettava più le regole, dava gravi problemi in famiglia ed ha conosciuto  persone, più grandi di lei, che approfittando della sua fragilità, l’hanno trascinata nella strada sbagliata.
Kautar, il cui nome significa “Fiume in paradiso”, 16 anni, figlia anch’essa di genitori separati, non riusciva a star bene con se stessa in nessuna situazione. Ha creduto di poterlo fare drogandosi e, per i primi tempi era veramente così. Poi si è  resa conto di non aver trovato la serenità, anzi era entrata  in un circolo vizioso. Fare uso di stupefacenti era diventata una routine.
Le storie delle ragazze le hanno portate a conoscere la comunità di cui ora fanno parte e che, nel programma di recupero, si avvale di persone qualificate e presto esse ritroveranno una vita libera.



Post di Sara M. della classe 3 A.

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