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giovedì 8 dicembre 2011

Lezione di legalità

Giornata veramente interessante per i ragazzi delle classi 1 A e 1 D della Scuola secondaria “A.Olivieri”!
Abbiamo avuto la fortuna e l’opportunità di incontrare due agenti della Polizia di Stato (Luciana e Michele) che ci hanno parlato in modo chiaro e dettagliato di un problema che interessa la maggior parte degli Istituti scolastici di tutta Italia:il BULLISMO.
Per non confondere il bullismo con gli abituali conflitti tra coetanei , ci sono determinati dettagli da tenere sotto controllo:
·         Il bullo vuole provocare sofferenza nella sua vittima e non prova nessuna compassione per il compagno ferito moralmente o fisicamente.
·         Il dispetto viene ripetuto più volte.
·         Il bullo e la vittima hanno caratteristiche opposte; il primo è un “duro”, l’altro spesso è debole ed introverso.
Solitamente il bullo sceglie la sua vittima fra quei ragazzi o ragazze che hanno poca “autostima” e spesso sono totalmente chiusi ed introversi che non riescono a confidare a nessuno le proprie difficoltà.
Nel mio piccolo mi ritengo fortunata e non nascondo che ero un po’ timorosa all’inizio dell’anno scolastico perché il passaggio dalla scuola elementare a quella media non è semplice, ma grazie all’attenzione dei docenti e di tutto il personale, non mi sembra che la piaga del bullismo sia così grave nel nostro Istituto.
Certo, ci sono ragazzi e ragazze più grandi anagraficamente, che ti squadrano dalla testa ai piedi! Probabilmente si sentono più sicuri comportandosi così o magari, accendendosi una sigaretta credono di farci sentire ancora bambini, ma l’intelligenza non sempre è determinata dall’età e non dare importanza a certi atteggiamenti, secondo il mio modesto parere è il modo migliore per affrontare questi potenziali bulli.
Se mi dovesse capitare qualcosa di brutto, terrò a mente quello che ci hanno insegnato i due poliziotti


Post di Giulia  della classe 1 A.

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