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mercoledì 5 ottobre 2016

Cari ragazzi, sfiorate il tablet ma mettetevi a studiare

Un gioco attraente, che si apre a mille combinazioni, suscita sorprese, stimola la curiosità e la ricerca, è ricco di elementi e svolgimenti, colmo di immagini che si possono catturare, conservare, inviare, ma permette anche di avviare gare e competizioni; è divertente, ottiene una partecipazione emotiva perché regala soddisfazioni, e insieme sviluppa capacità e abilità mentali e operative. Ebbene questo gioco è nelle mani di tantissimi, oserei dire di tutti i ragazzi e gli adolescenti di oggi.
Una volta che è a portata di mano, comodissimo, per avviare il gioco basta sfiorare la superficie vitrea che lo copre: si chiama smartphone o tablet.
Ecco: a questi ragazzi, così gratificati, provate a ricordare di mettersi a studiare!


Articolo di Cesare Viviani pubblicato sul settimanale “Sette” del Corriere della Sera del 2 ottobre 2016.

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