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mercoledì 21 maggio 2014

Il nemico nella cameretta

Cari genitori, una domanda molto semplice: “Lascereste i vostri ragazzi uscir soli la notte?”. “Ma siamo matti!” suppongo la risposta. Eppure gli permettete di navigare sul web senza vigilare su dove vadano chi incontrino. Tanto, chiusi nella loro cameretta sembrano al sicuro. Ma le strade telematiche sono molto più pericolose di quelle cittadine. Per le vie reali circolano persone più o meno raccomandabili, ma pur sempre in carne ed ossa, che si espongono in prima persona al riconoscimento degli altri.
In chat navigano invece perfetti sconosciuti, vandali senza nome e senza volto che si permettono di lanciare insinuazioni, offese , e minacce. Celati dietro lo schermo dell’anonimato, procedono impuniti, spesso ignari dei drammi che hanno provocato.
Una ragazza di Venaria, domenica 13 aprile, si è gettata dal sesto piano ma non è la prima né l’ultima vittima di una violenza che ferisce e talora uccide, proprio i più fragili, i più vulnerabili.
Tutti i ragazzi, indipendentemente dal loro aspetto, sono “fisiologicamente” in crisi d’identità. Come brutti anatroccoli in attesa di trasformarsi in cigni, si sentono inadeguati, “sfigati” e soli. Il rischio li attrae, il pericolo li affascina perché vi trovano una misura del loro valore. Ma, anche quando ostentano sicurezza e rivendicano autonomia, vanno protetti dalla loro stessa audacia. Negli ultimi tempi, una serie di casi di suicidio di adolescenti vittime di cyber bullismo ha indotto la commissione “Diritti umani “ del Senato a predisporre un disegno di legge che obblighi i gestori a chiudere i social network ritenuti pericolosi. Una tutela necessaria ma insufficiente se non si responsabilizzano i ragazzi e non si preparano gli educatori, genitori e insegnanti, a intervenire monitorando e filtrando gli scambi in Rete.
Cerchiamo di evitare che la “generazione digitale” si trovi ad essere al di qua e abbandonata a se stessa al di là dello schermo.


Articolo di Silvia Vigetti Finzi pubblicato sul Corriere della Sera del 17 aprile 2014.

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