“La
droga a scuola è la nuova piazza della droga: un ragazzo su tre sotto i 15 anni
ha provato una sostanza stupefacente. E’ una vera emergenza che va affrontata,
con controlli ed educazione”. Il sottosegretario del ministero dell’Istruzione Gabriele Toccafondi lo dice chiaramente:”La
droga a scuola c’è, inutile negarlo”. E il caso del liceo Virgilio di Roma con
i carabinieri in cortile a ricreazione
per arrestare uno studente spacciatore “purtroppo non è l’unico, anzi conferma
un’emergenza che c’è da tempo in tutte le scuole d’Italia”.
Appena
un mese fa durante un controllo al liceo Bassi di Bologna, i carabinieri hanno
trovato 2 grammi di hashish in un bagno. Anche lì, come al Virgilio di Roma,
gli studenti non hanno gradito e protestato. E proprio ieri a Tesero, Val di
Fiemme (Trento), un 18enne è stato arrestato per aver spacciato droga ad un
compagno di scuola minorenne. Il ragazzo è accusato di vendita di stupefacenti
anche in altre scuole. “A sentire tutte le proteste di studenti e genitori-dice
il sottosegretario Toccafondi- sembra che il problema siano i poliziotti e i
cani antidroga a scuola, ma è sbagliato demonizzare i controlli e le persone in
divisa quando nelle scuole non girano più solo droghe leggere ma pasticche,
anfetamine e cresce il consumo di sostanze sconosciute”.
Ma
comunque la cannabis resta la “preferita”: ne fa uso abituale il 26% degli
studenti. Nelle scuole della provincia di Firenze, racconta Toccafondi, da un
anno è partito un progetto sperimentale che prevede controlli da parte delle
forze dell’ordine insieme con incontri di educazione per i ragazzi: “Arrivano
medici,esperti dei centri Sert ma anche ex tossicodipendenti:testimonianze
dall’alto ma anche da pari a pari”. Un esperimento locale “che potrebbe essere
esteso a tutte le scuole d’Italia”, dice Toccafondi. “Di droga si deve parlare
a scuola, i ragazzi vogliono sapere, ma noi-sottolinea la preside del Virgilio
Irene Baldriga- abbiamo bisogno di aiuto, non può essere solo una questione del
Virgilio”. E ieri mattina molti presidi e prof e genitori hanno partecipato al
“caffè solidale “ davanti alla scuola in appoggio alla dirigente:” Mi ha fatto
piacere, la mia è solo una battaglia per la legalità”.
Articolo di Claudia
Voltattorni dal Corriere della Sera del 6 aprile 2016
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