Il
27 marzo abbiamo incontrato Andrea che lavora nella Polizia di stato e che si
occupa dei crimini che avvengono in internet e soprattutto nei social network.
Andrea
ci ha detto di pensare a internet come ad una rete virtuale che copre
completamente il globo nella quale passa energia elettrica.
Oggi
internet per noi giovani è diventato la nostra vita, però stando sempre più ore
davanti al computer ci roviniamo la vista il cervello perché emana radiazioni.
Di
positivo c’è che quando vuoi parlare o mandare un messaggio a una persona dal’altra
parte del mondo puoi farlo in tempo reale. In più internet sa sempre dove ti
trovi.
I
social network sono molto pericolosi perché ci sono sempre più scambi di
persone. Tu credi di parlare con una persona e invece stai parlando con un’altra
che a volte nemmeno conosci.
Per
entrare su un social network come face book dovresti avere almeno 14 anni,
eppure anche io che ne ho 12 c’è l’ho già, mentendo sulla mia età.
Cliccando
su facebook è importante non dare “l’amicizia” a sconosciuti perché potrebbero
essere pedofili che ti vogliono ingannare con una pagina falsa/finta.
Andrea
su questo argomento ci ha fatto vedere dei video e ci ha spiegato che stanno cercando
di rintracciare queste persone.
Ci
ha spiegato quali possono essere gli effetti del nostre azioni su internet come
ad esempio quando pubblichi una foto che ti ritrae in certe circostanze; anche
se poi ti penti e la vuoi togliere, rimarrà sempre sul web.
Post di Giorgia della classe 2 A.
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