Nella
mia vita ho avuto una personale esperienza di multiculturalità. Nel 2007 mi
sono trasferita dalla mia città natale, Mosca , qui in Italia, a Pesaro. La
settimana seguente al mio arrivo, sono andata a scuola; i primi mesi sono stati
i più difficili, non riuscivo a capire niente di quello che mi dicevano,
parlavo a gesti e per la maggior parte del tempo piangevo.
Per
fortuna ho avuto delle brave insegnanti e dei buonissimi compagni di classe,
con cui ancora oggi sono in buon rapporto. Piano piano ho imparato a parlare
l’italiano, mentre ancora oggi i miei amici cercano di imparare qualche parola
di russo.
Con
questo intendo dire che ognuno di noi può imparare molto da un altro un po’
“diverso”. Secondo me, dopo tutto, gli emigranti sono come noi, hanno soltanto
piccole differenze, magari di religione, cultura, abitudini oppure differenze
fisiche.
Personalmente
penso che il multiculturalismo sia positivo. Si possono imparare molte cose
belle e interessanti, però dovrebbe essere meno ostacolato da pregiudizi, prese
in giro ed esclusioni. Sulla Terra siamo tutti uguali e le piccole differenze
sono il bello di ognuno di noi: perciò il razzismo non dovrebbe esistere
nemmeno!
Post di Nikol della classe 2 A
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