Un
gioco attraente, che si apre a mille combinazioni, suscita sorprese, stimola la
curiosità e la ricerca, è ricco di elementi e svolgimenti, colmo di immagini
che si possono catturare, conservare, inviare, ma permette anche di avviare
gare e competizioni; è divertente, ottiene una partecipazione emotiva perché regala
soddisfazioni, e insieme sviluppa capacità e abilità mentali e operative.
Ebbene questo gioco è nelle mani di tantissimi, oserei dire di tutti i ragazzi
e gli adolescenti di oggi.
Una
volta che è a portata di mano, comodissimo, per avviare il gioco basta sfiorare
la superficie vitrea che lo copre: si chiama smartphone o tablet.
Ecco:
a questi ragazzi, così gratificati, provate a ricordare di mettersi a studiare!
Articolo di Cesare Viviani pubblicato
sul settimanale “Sette” del Corriere della Sera del 2 ottobre 2016.
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