Lunedì 14 maggio ho
capito quanto è stata coinvolta la mia Provincia nella seconda guerra
mondiale!Insieme alla classe 3D e ai prof. Renili e Nocelli,siamo andati a
visitare il museo della linea gotica a Montegridolfo, perché l'entroterra
pesarese è stato teatro di numerose battaglie. Dopo lo sbarco degli alleati in
Sicilia il 10 luglio 1943,l'Italia si è divisa in due:a sud c'erano gli
Alleati,a nord la Germania e gli altri stati dell'Asse;Hitler così,incomiciò ad
aver paura e organizzò un piano di difesa:la costruzione di una linea gotica
che partiva da Massa e finiva a Pesaro.
Considerata
all'inizio indistruttibile,piano piano fu distrutta dagli Alleati e noi a
Montegridolfo abbiamo i resti delle battaglie combattute in questa linea.
Hitler la chiamò
gotica perché il popolo dei Goti era stato protagonista nel Sacco di Roma,ma
ancora lui non aveva calcolato il patriottismo dei soldati inglesi,in
particolare del Tenente Norton,che il 31 agosto 1944 ha sfondato le linee
tedesche e ha permesso agli alleati di entrare nel castello di
Montegridolfo.Questo fu l'atto che segnò la sconfitta tedesca e che fece
avanzare l'armata alleata fino alla liberazione di Rimini e San Marino nel 1944
.Il merito di questa impresa non va però solo attribuito agli inglesi perchè
anche le colonie hanno fatto la loro parte:il Nepal ha schierato tantissimi
soldati,i Gurkha,che nonostante la loro arma bianca,il cukri,si sono fatti
valere anche se sono ritornati in patria in pochissimi.
La battaglia era in
mano agli alleati,quindi ai tedeschi rimaneva solo una cosa da fare....ottenere
il consenso del popolo italiano;il modo ideale per farlo era la propaganda,che era
notevolmente in grado di spostare la volontà di un popolo. Al museo ci sono
stati mostrati dei famosi manifesti,che erano del tutto estranei alle nostre
idee,ma che comunque hanno ottenuto risultati. Uno recitava: “Vi occupiamo per
il vostro bene,ma chi si ribellerà verrà giustiziato!”;piano piano però i
ribelli aumentavano e la Germania mostrava il “pugno di ferro”e reprimeva ogni
assalto. Venivano insultati molto anche gli Alleati,soprattutto russi e
inglesi;dei russi veniva detto che anche se non partecipavano attivamente alla
guerra,le loro idee penetravano,mentre i “Liberators”inglesi,ovvero i soldati
che bombardavano per obiettivi militari,venivano accostati ai bambini e alla
loro salvezza in caso di bombardamento. Eh si,le bombe!Erano quelle le vere responsabili
della morte di tutti quei civili nella Seconda guerra mondiale!Ci è stata data
un'importante testimonianza a riguardo da parte di un ex maestro,che ha vissuto
la guerra da piccolo proprio nella linea gotica. Il sig. Casoli ci ha
raccontato due tragedie e un dramma e tutte e tre lo riguardavano da vicino .Nella
prima tragedia la protagonista è una bambina,che ha trovato una specie di
bicchiere con una pallina dentro e giocando ha scoperto che era una bomba
incendiaria,ed è morta sul colpo;il fatto strano è che prima della bambina la
bomba l'avevano trovata Casoli e suoi amici e proprio loro l'avevano nascosta!
La seconda tragedia
riguardava una bomba da mortaio che proveniva dalle casse dei militari, e con
questa ci giocavano dei bambini; per sbaglio una è caduta e ha provocato 1
morto e due feriti!
Il dramma invece
riguarda un caro amico di Casoli che,trovato un fucile,andò a caccia,ma con la
pioggia che scendeva si scordò di tenerlo alto e azionare la sicura;scavalcando
una staccionata così,gli si inceppò il fucile e partì il colpo che gli mozzò
una gamba. Si salvò per miracolo grazie ad un ospedale da campo nelle
vicinanze.
Tutte queste storie
ci fanno capire che a quei tempi i bambini,che non conoscevano i
pericoli,giocavano con qualunque cosa e si divertivano anche con le bombe. Più
gravi erano però gli adulti-dice Casoli- perché di disastri ne combinano anche
loro e non sono scusati!
Dopo queste in
parte divertenti testimonianze,abbiamo fatto il laboratorio,che prevedeva di
analizzare dei documenti e rispondere alle domande relative alle schede.
Gli argomenti erano
la scuola e lo sport e io ho lavorato sulla riforma scolastica di Giovanni
Gentile. Ho trovato molte differenze dagli anni 20 a oggi,ma anche alcune attinenze,perché
è stato proprio Gentile ad applicare un completo studio delle materie classiche
e a sottolineare l'importanza dei licei,perché a quei tempi solo dopo aver
fatto quelli potevi andare all'università!
Questa esperienza
l'ho trovata molto interessante,ma il museo deve essere visitato
periodicamente,perché sono ancora attivi gli scavi e ancora si cerca di
scoprire i dettagli della Seconda guerra mondiale nell'entroterra pesarese.
Post di Filippo della classe 3 A